Accade ad Ascoli Piceno, una cittadina medievale che, a quanto pare, è anche dotata di attenzione nei confronti delle espressioni artistiche. All’interno di uno degli edifici d’interesse storico meglio conservati, Palazzo dei Capitani, 130 opere ripercorrono la storia creativa di Andy Warhol (Pittsburgh, 1928 – New York, 1987).
L’esposizione è stata realizzata con la collaborazione di Gianfranco Rosini dell’omonima galleria di Riccione, titolare della collezione Rosini Gutman, frutto di un lungo lavoro di raccolta portato avanti nel tempo dalla famiglia Rosini e da sua moglie, Delilah Gutman. Le opere in mostra sono per la maggiore di proprietà dei due galleristi.
La mostra ascolana è una sorta di antologia sul lavoro di Warhol. Sono presenti opere dal 1960 agli anni ’80, allestite secondo percorsi tematici e temporali: dalla Campbell Soup, uno dei simboli dell’arte “pubblicitaria” di Warhol, alle copie autografate dei dischi dei Velvet Underground, di Aretha Franklin e Liza Minnelli, di cui l’artista ha curato l’aspetto grafico e non solo.
È un Andy Warhol pubblicitario, artista, produttore, scopritore di talenti. Un uomo poliedrico, energico, sorprendente. Dalla mostra, dagli oggetti in mostra, è questo che traspare. Un lavoro che sa raccontare il consumismo folle del nostro Novecento utilizzando icone pop o, meglio, trasformando personaggi in icone pop, coniando e definendo il concetto di Pop Art. Ed è questo che ha reso celebre un creativo che, forse più di ogni altro, è riuscito a cambiare la percezione e l’iconografia del nostro tempo, oltre che il vecchio e sublime concetto di Arte.
Maruska Pisciella
Ascoli Piceno // fino al 4 settembre 2011
Andy Warhol art collection
a cura di Gianfranco Rosini
mob. 340 0977707
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