Non solo arte da villeggiatura. La Versilia ci prova
Sono molti gli eventi organizzati per l’estate 2011 nella location per antonomasia della villeggiatura in Toscana, tra gli alberi della Versiliana e la cittadina di Pietrasanta, alle pendici delle Alpi Apuane. Da quest’anno, però, la parola d’ordine è “fare sistema”. Sotto il segno di Pi.Co. Fino al 28 agosto tra Sant’Agostino e Piazza del Duomo.
Ha preso il via la prima stagione di Pi.Co. – Pietrasanta Contemporanea, organizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con il Centro Arti Visive, Artigianart Pietrasanta e la partecipazione della Fondazione La Versiliana. Uno degli eventi principali, tra la piazza del Duomo e il magnifico complesso di Sant’Agostino, è la mostra Sopra/Naturale. La forma riflette, curata da Alessandro Romanini e Maurizio Vanni con il coordinamento scientifico di Maria Rosa Cotta Sandretto. Da qualche settimana la mostra è finalmente completa, dopo l’inaugurazione delle sculture di Kendell Geers in piazza e dell’installazione di Jan Fabre nella sagrestia della chiesa. Mentre la prima sessione della mostra ospitava già opere di Loris Cecchini, Pascale Marthine Tayou, Ilya & Emilia Kabakov e Alberto Garutti.
I lavori esposti indagano il rapporto dell’uomo con le prospettive e le incertezze del futuro. Le sculture si mescolano alle architetture del cortile e della chiesa come se fossero state create appositamente per questo luogo; sul chiostro quattrocentesco si aprono le porte che conducono il visitatore in sale espositive che si trasformano in luoghi incerti. La nuvola di Loris Cecchini, Morphing wave, occupa prepotentemente la Sala del Capitolo, concentrando l’attenzione dello spettatore sulla matericità delle forme che la costituiscono e che celano gli altri lavori scultorei dell’artista esposti nella sala.
I coniugi Kabakov, con l’installazione The Fallen Angel, situtata all’interno del giardino, si chiedono da dove sia caduto questo angelo dalle ali spezzate, ricoperto per pudore da un lenzuolo che ne cela le fattezze e circondato da una protezione di nastro per segnaletica che preserva la creatura dallo sguardo indiscreto dei curiosi.
Nella Sala dei Putti, Pascale Marthine Tayou espone Tug of War: due figure in bronzo dorato dai tratti somatici molto diversi, una orientale e l’altra africana, si sfidano in un insolito tiro alla fune. È infatti un filo rosso molto fragile, metafora delle relazioni umane, che sembra sempre sul punto di rompersi.
Alberto Garutti ha invece scelto l’interno della chiesa di Sant’Agostino per le sue rilfessioni riguardo il sopra-naturale: la Madonna trasmette calore dall’alto del suo piedistallo, rincuorando i fedeli giunti al suo cospetto, mentre Stanza di soggiorno e Misure di mobili, due opere degli anni Novanta che riprendono geometricamente le forme e le misure della casa dell’artista, si confondono con l’interno gotico della chiesa.
Arriviamo così alle ultime opere: Jan Fabre propone Seven Stompers with Hair e Skull, con le quali l’artista belga indaga la precarietà dell’esistenza umana, mentre al MuSa – Museo Multimediale della Scultura e dell’Architettura sono esposti i video Art Kept Me Out of Jail e Lancelot. In piazza del Duomo, il sudafricano Kendell Geers propone tre lavori scultorei: House of Spirits – solido platonico di leonardiana memoria, stella d’acciaio, ferro e filo spinato – T.W.M.F. (Love) e T.W.M.F. (Hate), due lastre d’acciaio alte oltre due metri rese tuttavia quasi invisibili dalle parole incise al loro interno.
Valentina Grandini
Pietrasanta // fino al 28 agosto 2011
Sopra/Naturale. La forma riflette
a cura di Alessandro Romanini e Maurizio Vanni
www.comune.pietrasanta.lu.it
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