Castello, dolce castello. Pompili in Trentino

Mura medievali contenitori del contemporaneo, ristorante che si fa galleria d’arte e curatissimi prati verdi su cui poggiano installazioni. Un tour che coinvolge i sensi, ripercorrendo una meditazione sul luogo più intimo, la casa. Succede a Pergine Valsugana, fino al 6 novembre.

Casa essenziale, archetipo, luogo dell’anima: questi, secondo il curatore, i termini che definiscono l’opera di Graziano Pompili (Fiume, 1943; vive a Reggio Emilia). Ma le installazioni che disseminano la visita al Castello di Pergine sono anche delle apparizioni che si integrano simbioticamente tra le mura di mille anni fa, in un’alternanza di torrioni e strutture leggere in legno dorato, massicce pareti di sassi e dipinti su lamiera, finestre a guardia della Valsugana e piccole architetture innalzate su altissimi fusti bianchi. Il tutto inserito in un intrigante progetto culturale di lunga durata, che negli ultimi anni ha coinvolto alcuni tra i maggiori artisti italiani contemporanei, da Fabrizio Plessi a Mauro Staccioli ed Eduard Habicher.

Marta Santacatterina

Pergine Valsugana // fino al 6 novembre 2011
Graziano Pompili – Ort, sculture e disegni
a cura di Franco Batacchi, Theo Schneider e Verena Neff

www.castelpergine.it


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Marta Santacatterina

Marta Santacatterina

Giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell'arte, collabora con varie testate dei settori arte e food, ricoprendo anche mansioni di caporedattrice. Scrive per “Artribune” fin dalla prima uscita della rivista, nel 2011. Lavora tanto, troppo, eppure trova sempre…

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