Le tangenze dell’immaginario

Presso l’ex Manifattura Tabacchi, a Città Sant’Angelo, in Abruzzo, una mostra - primo capitolo di un’iniziativa criticamente strutturata - indaga il rapporto fra arte visiva e cinema. Il risultato è un interessante incontro di linguaggi, che riformula risposte e genera visioni alternative.

Le tangenze dell’immaginario
Massimo Vitangeli - Hoverhead - 2003 (Babel, di Gonzales Inarritu, 2006)

Nel primo capitolo de Il Grado zero dello sguardo, a ogni artista viene accostato un film, cosicché inevitabilmente la dimensione percettiva dei vari prodotti si altera. Ci si ritrova in una sorta di punto zero, zona generativa dove il medium artistico e cinematografico, l’uno di fronte all’altro, si destrutturano, restituendo la formazione dell’immagine come materia. Si va alla ricerca del rapporto che lega le opere accostate e ciò che rimane in bocca non è un concetto generante, quanto la sensazione di un incontro strutturato su più livelli. Un incontro che si segnala, prima di tutto, a partire dal dibattito tra i curatori – dal quale scaturirà anche un testo – che conferma il vero nucleo della collettiva nel metalinguaggio come centro dell’immaginario. Si segnalano, tra le opere, il rapporto instaurato tra i disegni di Bertuzzi e Il mestiere delle armi di Olmi, l’incantevole e dura installazione di Bruna Esposito e la riflessione di Matteo Fato su Inland Empire di Lynch.

Gianmaria de Lisio

Città Sant’Angelo // fino al 20 settembre 2011
Il Grado zero dello sguardo. Primo naufragio: cinema e arti visive
a cura di Maurizio Coccia, Enzo De Leonibus, Giuseppe Di Liberti, Domenico Spinosa
www.museolaboratorio.blogspot.com

1. Le tangenze dell’immaginario 1 / 12
Barbara Esposito & Franco Fiorillo - Dimensioni ambientali - 2011 (Dogville, di Lars Von Trier, 2003)
2. Le tangenze dell’immaginario 2 / 12
Bruna Esposito - Passiflora, sala degli attrezzi - 2003 (Dolls, di Takesci Kitano, 2002)
3. Le tangenze dell’immaginario 3 / 12
Damiano Colacito - Precisaly - 2001 (Valzer con Bashir, di Ari Folman, 2008)
4. Le tangenze dell’immaginario 4 / 12
Douglas Gordon & Philippe Parreno - Zidane - 2006
5. Le tangenze dell’immaginario 5 / 12
Emanuela Barbi - Gran Sasso d'Italia - 2002 (Primavera , Estate, Autunno, Inverno… e ancora Primavera, di Kim Ki-duk, 2003)
6. Le tangenze dell’immaginario 6 / 12
Fabrizio Segaricci - Umbrians (Work In Progress) - 2007 (La bocca del lupo, di Pietro Marcello, 2009)
7. Le tangenze dell’immaginario 7 / 12
Giuseppe Stampone - Pausa - 2010 (My Son My Son What Have Ye Done, di Werner Herzog, 2009)
8. Le tangenze dell’immaginario 8 / 12
Mariuccia Pisani - Autoritratto come uovo - 2008 (Le conseguenze dell'amore, di Paolo Sorrentino, 2004)
9. Le tangenze dell’immaginario 9 / 12
Massimo Vitangeli - Hoverhead - 2003 (Babel, di Gonzales Inarritu, 2006)
10. Le tangenze dell’immaginario 10 / 12
Matteo Fato - Senza titolo - 2011 (Inland Empire, di David Linch, 2006)
11. Le tangenze dell’immaginario 11 / 12
Romano Bertuzzi - Ceppi - 2009 (Il mestiere delle armi, di Ermanno Olmi, 2001)
12. Le tangenze dell’immaginario 12 / 12
Yonel Idalgo Perez - Amidad Camino - 2009 (Segreti di famiglia (Tetro), di Francis Ford Coppola, 2009)
1. Le tangenze dell’immaginario
2. Le tangenze dell’immaginario
3. Le tangenze dell’immaginario
4. Le tangenze dell’immaginario
5. Le tangenze dell’immaginario
6. Le tangenze dell’immaginario
7. Le tangenze dell’immaginario
8. Le tangenze dell’immaginario
9. Le tangenze dell’immaginario
10. Le tangenze dell’immaginario
11. Le tangenze dell’immaginario
12. Le tangenze dell’immaginario

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