Non sono piccole e non sono di cartone, le “Cartoline 1990-1991” di Stefano Arienti. Provare per credere, fino al 12 novembre da Claudio Guenzani a Milano.
Guardando le date che accompagnano il titolo della mostra di Stefano Arienti (Asola, 1961; vive a Milano) allo Studio Guenzani, ci si domanda inevitabilmente quale sia la ragione che porta a riproporre un lavoro di vent’anni fa, presentato anche alla sezione Aperto 90 della Biennale di Venezia. Eppure non hanno un sapore stantio queste Cartoline sovradimensionate, che, anzi, la patina del tempo ha reso più affascinanti, ammorbidendo il candore del polistirolo con macchie e polvere e accentuando gli elementi in comune con le raccolte d’immagini vintage che Arienti colleziona. La prima sala è occupata da pannelli con soggetti difficili da decifrare, tratti da foto scattate dall’artista; nella seconda, grandi incisioni rettangolari, addossate al muro su più strati, compongono trittici in cui si rintracciano più facilmente gli scenari tipici delle cartoline. Rigorosamente da sfogliare.
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Marta Cereda
Marta Cereda (Busto Arsizio, 1986) è critica d’arte e curatrice. Dopo aver approfondito la gestione reticolare internazionale di musei regionali tra Stati Uniti e Francia, ha collaborato con musei, case d’asta e associazioni culturali milanesi. Dal 2011 scrive per Artribune.