Il tempo, osservato, si ferma. Colpa di Beth Moon
Il misticismo panico della fotografa del Wisconsin, Beth Moon, alla galleria veronese Ph Neutro. Fino al 7 gennaio, una temporalità tutta diversa da quella, convulsa, quotidiana.
I lavori fotografici di Beth Moon (Neenah, 1956) trasudano consapevolezza d’altri tempi e altri spazi: i bambini dalle poesie di Dylan Thomas, gli alberi “dal sangue di drago”, le giovani osservatrici della natura, piante e animali. I soggetti sono resi immortali nello scatto e nella tecnica di stampa, che la Moon realizza al platino palladio su carta cotone. La tecnica che permette una stabilità dell’immagine nel tempo, la scelta della carta realizzata con gli stracci e quindi maggiormente resistente, le immagini che affiorano lentamente senza affanni di sorta, sembrano una scelta per contrapporsi all’irrequietudine della quotidianità, veloce e digitale. Beth Moon si propone al mercato della fotografia non giocando sulla riproducibilità tecnica dell’immagine: i suoi lavori, divisi in sei corpi tematici, hanno tirature che variano dalle nove alle venticinque unità. Il misticismo legato alla natura si legge in silenzio e con attenzione.
Valeria Nicolis
Verona // fino al 7 gennaio 2012
Beth Moon – Selected Works 1999-2011
a cura di Mauro Fiorese
www.ph-neutro.com
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