L’accessibilita’ dell’arte. In un mercato lungo il Mincio
Dal PS1 di New York a un ex mercato orofrutticolo in provincia di Verona. Questo il tragitto percorso, “Nel frattempo”, dall’idea curatoriale di Lucio Pozzi. Che in quell’architettura déco ha portato, fino a metà ottobre, 35 opere. Non sue.
Lucio Pozzi ha lavorato al PS1 di New York e, osservando i muri scrostati dell’ex Mercato della Frutta di Valeggio sul Mincio, esempio di architettura déco, ha deciso di realizzare una collettiva. La ricerca prende il via da quattro lavori: Curtain, cascata di colori plastici di David Lindberg; Unità minime di sensibilità di Roberto Pugliese, trombe nere affacciate alla parete; il kalashnikov in forma di stampella, Akh-48 di Nida Sinnokrot; e le rotaie verdi, Solo partenze di Blair Thurman. Pozzi, unendo con intuizione le 35 opere scelte, cita Panofsky, ricordando che l’artista non conosce il significato di ciò che realizza. L’osservatore può raggiungere una lettura dell’opera, mettendosi in dialogo con essa, osservandola e descrivendola soggettivamente. Il dialogo non è contemplato nella cultura del consumismo, e ogni luogo prevede un “contratto d’entrata”. Per entrare in Meanwhile non è previsto alcun contratto; forse l’entrata casuale, più spiazzante e de-familiarizzante incentiva i visitatori ad “accedere” all’arte.
Valeria Nicolis
Valeggio sul Mincio // fino al 16 ottobre 2011
Nel frattempo. Meanwhile
a cura di Lucio Pozzi
[email protected]
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