La Bosnia-Erzegovina si riprende un padiglione. Ma non alla Biennale
Bosniaco trasferitosi a Parigi, Ibro Hasanović espone al centro sloveno di Venezia. Per raccontare, fino al 27 novembre, le molteplici modalità del… raccontare. Memoria e dialogo fra i popoli, un tema che s’impone per tanti artisti balcanici.
Tra le calli veneziane si scoprono alcuni originali lavori di Ibro Hasanović (Ljubovija, 1981; vive a Parigi), artista memore di esser cresciuto nella Bosnia-Erzegovina degli anni ‘90. Le sue opere lasciano trasparire i ricordi di un’adolescenza vissuta durante una delle più sanguinose guerre dell’Est europeo. In questa personale si concentra su alcune forme di narrazione, a partire da quella mitologica e leggendaria di A Short Story, un cortometraggio che sottolinea il valore della parola e della tradizione orale come insostituibile mezzo di trasmissione della storia dei popoli. Passa poi a un altro mezzo di narrazione primordiale, le immagini (le foto-quadro in bianco e nero di Conditioned Air), fino a illustrare come spesso la narrazione possa anche essere completamente negata (Attempt of being…). Lingue e forme d’espressione differenti che, contro ogni previsione, avvicinano e uniscono anche i popoli culturalmente e geograficamente più lontani.
Elisabetta Allegro
Venezia // fino al 27 novembre 2011
Ibro Hasanović – Stories
a cura di Aurora Fonda e Claudia Zini
A+A | CENTRO ESPOSITIVO SLOVENO
San Marco 3073
041 2770466
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