Decine di haiku, srotolati lungo le pareti. Nel candore di un white cube, l’occhio segue l’orizzonte di un paesaggio incerto. Forme che diventano luce, aria, pulviscolo, memoria resistente. Guo Hongwei (Chongqing, 1982; vive a Beijing) confeziona raffinati acquerelli su carta, ed è come lasciar venire ricordi lievi, veloci, tiepidi. Mai completamente messi a fuoco, mai del tutto dispersi. Cumuli di vecchie foto si tramutano in micro-componimenti pittorici: scorci di natura, interni domestici, ritratti di amici e familiari, giochi d’infanzia, vedute urbane. Sono frammenti collezionati negli anni ‘80 da un padre reporter, quando in Cina possedere una macchina fotografica era un lusso per pochi. Guo ne ricava un diario commosso: la pittura si fa piano nostalgico, luogo d’innesto fra l’intimo e il neutro, tra memorie private e storia collettiva. Sul foglio si distendono immagini come versi. “Piccole gocce” sonanti, a far vibrare lo spazio e a squagliare il tempo.
Helga Marsala
Palermo // fino al 3 dicembre 2011
Guo Hongwei – Tiny Drop
GALLERIA AIKE-DELL’ARCO
Via Siracusa 9
091 6261234
[email protected]
www.dearco.it
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