
Per la sua prima personale in Italia, la spagnola Lara Almacergui (Saragozza, 1972; vive a Rotterdam) ha scelto il Pastificio Cerere. È qui, nei locali spogli della fondazione, che si susseguono su uno schermo le immagini di una serie di aree abbandonate a nord-est del Tevere destinate alla costruzione di infrastrutture per il progetto delle Olimpiadi Roma 2020. Lo sguardo dell’artista si è posato su queste aree deserte, vere terre di mezzo, per raccontare il loro passato, il presente e quello che dovrebbero diventare. Ne è nata anche una Guida alle aree abbandonate con tanto di traduzione in inglese. Ma ciò che colpisce è la seconda opera. In uno degli ambienti, una montagna di calcinacci sembra travolgere il visitatore. L’artista ha voluto riportare in uno spazio unico, tritati e ridotti a calcinacci, tutti i materiali che sono stati utilizzati per la costruzione della fondazione. Presente e futuro, appunto.
Geraldine Schwarz
Roma // fino al 7 gennaio 2012
Postcard from… – Lara Almacergui
un progetto di Marcello Smarrelli
a cura di Vincenzo de Bellis
FONDAZIONE PASTIFICIO CERERE
Via degli Ausoni 7
06 45422960
[email protected]
www.pastificiocerere.it
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