Minuscole frecce stilizzate vengono dipinte/direzionate una a una da Teresa Iaria (Lamezia Terme, 1968; vive a Roma), intenta a visualizzare quanto si supporrebbe antitetico al concetto stesso di vettorialità, ovvero totalità e sinuosità. Plot massimalista che rimanda alla teoria del caos, ma che in termini speculativi produce esiti tutto sommato soltanto illustrativi. Fa bene l’artista ad approfondire l’assunto, inserendo sculture viceversa circolari ma stentoree. Sul piano formale, considerati gli effetti quasi musivi della sua cifra spacey, e in generale la genuinità di una rivisitazione dell’all over pittorico attuata per mezzo dell’ossessività grafomorfa, Iaria potrebbe permettersi di indulgere in sbrigliatezza e libertà espressiva. Ma a quel punto, più che a Roman Opalka, si troverebbe di fronte al totem Jackson Pollock.
Pericle Guaglianone
Roma // fino al 31 dicembre 2011
Teresa Iaria – Strange attractors
PIO MONTI
Piazza Mattei 18
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