Sensuali, sinuose, gustosamente surreali. Ma anche luminose, metafisiche e organiche. Le forme proposte da Rui Chafes (Lisbona, 1966) per il complesso chiesastico Convicinio di Sant’Antonio di Matera si pongono come contro-spazi attraverso i quali l’artista calibra le distanze e guarda al paesaggio lucano come a una grande scultura naturale. Entrate per la porta stretta. Questo il titolo scelto da Chafes per la sua personale curata da Giacomo Zaza, quasi a indicare un viaggio felice (ma anche difficile) mosso dalla volontà di condensare i territori dell’architettura con quelli dell’urbanistica. Il silenzio di Giorgio de Chirico, Luna esausta o una delicatissima Luna morta di freddo. Sono alcune opere che compongono questo itinerario in cui i lavori di Chafes – tutti in acciaio nero – si pongono come immagini eccezionali di un luogo già di per sé unico e prezioso.
Antonello Tolve
Matera // fino al 31 gennaio 2012
Rui Chafes – Entrate per la porta stretta
a cura di Giacomo Zaza
CONVICINIO DI SANT’ANTONIO E PARCO DELLA MURGIA MATERANA
346 7280071
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