Più ci addentriamo nel XXI secolo e più vien voglia di riscoprire i materiali e le tecniche del passato. La pensa così anche Dan Shaw-Town (UK, 1983; vive a New York), alla sua prima personale da 1/9, per cui ha realizzato una serie di opere su carta di varia consistenza, preparata con vernice spray e poi fittamente ricoperta da segni a grafite, a creare un reticolo continuo che delinea figure geometriche alla Frank Stella o righe tono su tono alla Daniel Buren. Tuttavia, il sovrapporsi degli strati – che finiscono per assottigliare il supporto fino a ridurlo quasi a una carta velina – non mira al raggiungimento di una pittura essenziale o minimalista, piuttosto a evidenziare il processo fisico del disegnare, come se Shaw volesse riprodurre il reiterato e meccanico motivo del tracciare segni su carta, magari mentre si chiacchiera al telefono. Così, un modello estetico come quello del segno tracciato a matita, che si crede innato, diventa centro di una nuova lettura.
Chiara Ciolfi
Roma // fino al 21 gennaio 2012
Dan Shaw-Town
1/9 UNOSUNOVE
Via degli Specchi 20
06 97613696
[email protected]
www.unosunove.com
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