
Sculture che sono simboli di pace transitoria, memorie di viaggi che si disperdono nella tragedia di un Paese devastato dalla guerra. Alle pareti i buchi riflettono bruciature che hanno consumato la storia di un popolo, insieme a ritratti di terroristi suicidi affissi a nastri neri. John Jurayj (New York, 1968) ha prodotto anche un video, girato trascorrendo un’ora sulla deserta ruota panoramica di Beirut sopravvissuta alla guerra civile e rimasta in funzione durante il conflitto. Questo simbolo di resistenza ha fornito il materiale per un video straordinario nel montaggio e ipnotico nella resa, ottenuto dal capovolgimento e dall’accostamento di simmetrie in sequenza che creano effetti di pura astrazione tecnologica. Un’opera futuristica e straniante, un divenire assoluto di angolazioni , allungamenti, risoluzioni geometriche, in forme e colori che sopraggiungono in continue variazioni.
Barbara Reale
Torino // fino al 28 gennaio 2012
John Jurayj – No paradises
a cura di Ombretta Agrò Andruff
ALBERTO PEOLA
Via della Rocca 29
011 8124460[email protected]
www.albertopeola.com
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