
Stavolta Vittorio Sgarbi non dovrà proteggerlo dall’accusa di emulare de Chirico. Nella concomitanza con la mostra su van Gogh e Gauguin, Antonio Nunziante (Napoli, 1956; vive a Giaveno) cambia registro e si confronta con i temi del viaggio e del paesaggio, intesi nella loro accezione più “romantica”. Marco Goldin, curatore della mostra, mette però subito le mani avanti: spiccano così i nomi di Friedrich e Turner, cui andrebbero aggiunti Fattori, Monet e molti altri.
L’eclettismo di Nunziante si nutre di una straordinaria abilità tecnica, che a tratti ne confonde l’identificazione, se quell’attenta cura delle suggestioni luminose non ne tradisse il “marchio di fabbrica”. E alla lunga riemergono pure i grandi amori: in primo luogo Böcklin e quel gusto magrittiano che contribuiscono certo a tenere alta la “liquidità” della sua pittura.
Simone Rebora
Genova // fino al 22 gennaio 2012
Antonio Nunziante – Paesaggi della luce
a cura di Marco Goldin
PALAZZO DUCALE
Piazza Matteotti 9
010 5574000
[email protected]
www.palazzoducale.genova.it
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