Inghiottiti dalle città moderne

Urban landscape realizzati con il processo di stampa retroilluminata diasec e poi rinchiusi in lightbox. Vedute di megalopoli imponenti nelle quali l’uomo, pur lasciando tracce di sé, non compare mai. Christian Höhn alla Sangallo ART Station di Firenze, fino al 16 febbraio.

Sono una trentina le vedute in grandi dimensioni di metropoli, tra cui Berlino, Barcellona, Dubai, Buenos Aires, New York, Hong Kong, firmate Christian Höhn (Bayreuth, 1968), sulle quali l’artista lavora da cinque anni. La sua ricerca artistica, e antropologica, si inserisce nella scia della tradizionale pittura di paesaggio europea e asiatica, alla luce però della contemporaneità; i mezzi tecnologici utilizzati lo dimostrano. Si tratta di scorci di grandi città illuminate o immerse nella nebbia, interrotte da zone verdi o spiagge, vedute grandangolari, imponenti. Osservandole finiamo per riconoscervi l’idea diffusa di megalopoli, e la beffa è che non ci include: noi uomini ne siamo gli abitanti invisibili. Così emerge chiara la difficoltà dell’esistenza, e presenza, umana nella modernità. L’uomo è immerso in quelle che Höhn chiama Megacities, ma in esse compaiono solo le tracce del nostro intervento. E su tutto ciò cala un silenzio straniante.

Ottavia Sartini

Firenze // fino al 16 febbraio 2012
Christian Höhn – Megacities
SANGALLO ART STATION
Via Frà Giovanni Angelico 5r
055 0517157
[email protected]
www.sangalloartstation.it


Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Ottavia Sartini

Ottavia Sartini

Ottavia Sartini (Viareggio, 1987) dopo la laurea in Storia e tutela dei beni artistici con una tesi su Guelfo Civinini, conosciuto giornalista di guerra ma dimenticato critico d’arte in attività dai primi anni del ‘900, continua la sua formazione per…

Scopri di più