Istantanee di un mondo perduto
Un amatore curioso e sempre aggiornato. E uno sguardo malinconico sulla Belle Époque, in un momento delicato della storia Italiana. A Modena sono in mostra le fotografie di Francesco Carbonieri. Negli spazi dell’ex Ospedale Sant’Agostino fino al 29 gennaio.
Malgrado venga evocato, sin dal titolo, un particolare tempo d’allegra spensieratezza, il bel percorso dedicato a Francesco Carbonieri (Reggio Emilia, 1886 – Magreta, 1960) comunica piuttosto una velata tristezza. Non tanto per quel mondo perduto, che sfila davanti agli occhi del visitatore, che può gustare ambientazioni e abiti, giardini di lussuose ville, costose automobili e memorie di viaggi, quanto per quell’aura di nostalgia che sembra assalire già il fotografo al momento dello scatto. Sono le ultime pose. Per un “cafone” scritto su Mussolini in una lettera, Carbonieri finirà infatti al confino. Seguirà l’isolamento e poi la necessità di vendere case e poderi. Si sa poco della vita di questo fotografo “amatore” – curioso sperimentatore, continuamente aggiornato anche per lo sviluppo delle immagini – di cui restano più di cinquemila scatti che documentano un’epoca e una classe sociale in un tempo limitato, della sua vita e della Storia. Dopo il confino Carbonieri non avrebbe più usato la macchina fotografica, né la sua camera oscura.
Valeria Ottolenghi
Modena // fino al 29 gennaio 2012
Francesco Carbonieri – La Belle Époque nell’obiettivo di un amatore
a cura di Chiara Dall’Olio
Catalogo Franco Cosimo Panini Editore
EX OSPEDALE SANT’AGOSTINO
Largo Porta Sant’Agostino 228
059 239888
[email protected]
www.fondazionefotografia.it
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