Napoli irredenta

Il dramma di una città in cerca di redenzione. In una mostra provocatoria, tra accusa e compiacimento. Gian Paolo Striano torna negli spazi di Blindarte a Napoli. Fino al 31 gennaio.

Per la seconda volta protagonista degli spazi di Blindarte, Gian Paolo Striano (Napoli, 1977), appena selezionato tra i finalisti del Talent Prize 2011 alla Fondazione Roma, ci conduce all’interno del proprio territorio. Napoli è presentata negli abiti dell’immaginario di tutti, offesa e lacerata, attraverso l’impiego di materiali fallaci.
Nella prima sala, quattro carotaggi di tufo e detriti inventano la grande installazione rettangolare Undercroft, a simboleggiare le gabbie ammuffite in cui la malavita si protegge. Nella sala successiva, il verde di Dissolution arrotola distese immaginarie di prato che è, invece, il polietilene delle ecoballe, mentre il bagliore che si riflette nel mare è una lampada artificiale da luna posticcia a Marechiaro. Anche la sabbia dorata dell’arenile di Bagnoli, che piega in Steel shore una lastra di acciaio, diventa il carico gravoso dell’industria che pesa ancora lì dove non avrebbe dovuto. Pensieri inchiodati sulla città, che si fatica nel mondo a sradicare.

Ivana Porcini

Napoli // fino al 31 gennaio 2012
Gian Paolo Striano – Terre irredente
BLINDARTE CONTEMPORANEA
Via Caio Duilio 4D/10
081 2395261
[email protected]
www.blindarte.it


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Ivana Porcini

Ivana Porcini

Ivana Porcini (Napoli 02/08/71), laureata in lettere moderne e conservazione dei beni culturali. Specializzata in storia dell’arte, docente di Pedagogia dell’arte presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, scrittrice, docente di italiano e latino, gallerista. Ha curato numerose mostre di…

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