Prudencio Irazabal (Puentelarrà, 1954) si trasferisce negli anni ’80 dalla Spagna a New York, segnando l’incontro con la pittura astratta americana. Punto di riferimento, per Irazabal, è senz’altro Morris Louis, riletto probabilmente attraverso Friedel Dzubas. Ciò, a differenza di artisti come Devenport, gli permette di spingere la sua ricerca verso la trasparenza. È abolito l’uso del pennello e il colore, lasciato scorrere e asciugare sulla tela, crea dinamiche di distacco e di sfumato molto suggestive. Strato dopo strato, Irazabal tende a costruire dei passaggi che, sulla linea della scuola seguita, risultano freddi e volutamente non emotivi. La volontà dell’artista sembra, infatti, quella di generare percezioni e sensazioni di costruzioni luminose che non arrivano mai ad essere vere e proprie emozioni. Questo viene rafforzato dalla vernice traslucida finale, che permette a chi guarda di vedersi immerso nello spazio del colore/luce.
Gianmaria de Lisio
Pescara// fino al 31 marzo 2012
Prudencio Irazabal
RIZZIERO ARTE
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