Coprire per svelare. Christo e Jeanne-Claude alla corte di Würth
Siamo alle porte di Roma, nella sede italiana della Würth. Dove il mecenatismo è di casa, così come accade nella casa madre tedesca. E dove fino all’otto settembre è in mostra un’ampia collezione dedicata a Christo e Jeanne-Claude.
Con un nome così, la vera provocazione sarebbe stata “impacchettare” una chiesa, ma Christo e Jeanne-Claude non lo hanno ancora fatto. E forse, visto che lei è scomparsa nel 2005, anche se firmano ancora le opere insieme, non lo faranno più.
Un importante “assaggio” della loro arte si può avere alla mostra allestita all’Art Forum Würth di Capena, all’interno degli omonimi magazzini industriali. Oggetti, disegni, immagini, progetti e collage firmati dall’artista bulgaro e da sua moglie provengono dalla collezione di Reinhold Würth, l’imprenditore che dal 1994, anno dell’intervento della coppia sul Reichstag, ha cominciato ad essere affascinato dalle loro visioni estetiche, fino a commissionare per il cinquantenario del Gruppo Würth il più grande “impacchettamento” di un interno, per la sede amministrativa della sua azienda, a Kunzelau in Germania, oggi divenuta Museo Würth.
La mostra di Capena raccoglie opere che risalgono sino al primo periodo di attività di Christo, quando ancora era considerato un appartenente al Nouveau Réalisme. Si va dai celebri barili di petrolio impacchettati a Parigi fino ai progetti ancora non realizzati, come Above the River per il fiume Arkansas in Colorado, ideato nel 1992 e che forse troverà la sua realizzazione nel 2014.
Il cosiddetto “impacchettamento” (prima di oggetti, poi di edifici e grandi superfici), tratto distintivo dell’opera di Christo e Jeanne Claude, nasce come intervento temporaneo, destinato a essere smantellato. Un’arte visionaria ed effimera, di cui restano immagini, schizzi, progetti. Ed è ciò che si può osservare in mostra: c’è l’immagine delle mura romane “travisate” con corda e tessuto, tra via Veneto e Villa Borghese, per quaranta giorni nel 1973; c’è il progetto dell’azione sul monumento a Vittorio Emanuele a Milano, impacchettato per due giorni nel 1970; ma anche il disegno dei 178 alberi che sono stati oggetto dell’attenzione della coppia in Svizzera, nel 1977.
Di grande impatto le isole circondate del 1983, che ritraggono undici isole della baia di Miami “abbracciate” da un tessuto rosa che ha galleggiato sull’acqua per due settimane. E si potrebbe continuare con le immagini della lunga Tenda nella valle che nell’agosto del 1972 ha unito con un drappo di nylon arancione due costoni delle Montagne rocciose che si fronteggiano in Colorado, o con lo stupefacente impacchettamento del Reichstag a Berlino, che ha richiesto 24 anni di lavoro e una lunga battaglia burocratica. Per risolversi in una performance durata 14 giorni a partire dal 24 giugno 1995.
Geraldine Schwarz
Capena // fino all’8 settembre 2012
Christo and Jeanne-Claude
ART FORUM WÜRTH
Viale della Buona Fortuna 2
06 90103800
[email protected]
www.artforumwuerth.it
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