Un ciclo di opere che Vittorio Corsini (Cecina, 1956; vive a Firenze) ha iniziato nel 1989: dipinti su lastre di metacrilato. Monocromi. Tinte pastello e luci al neon. Un effetto evanescente, rarefatto, irreale. Una pittura “sensibile”, attenta allo spazio, sottilmente architettonica, sfacciatamente contestuale. Ciò che viene fuori è linea, fatta di luce e colore: un approccio non-figurativo, un colore che si relaziona con l’ambiente tramite un neon incastonato, come una costola che regge il tutto e ne indica il confine. “Una pausa che [sia] insieme limite e incontro . . . un confine che unisce il colore e lo spazio attraverso la luce”. Un’unica scultura in vetro, una sorta di conversazione intima ed essenziale nella dimensione dello spazio espositivo: la luce pulsante di un battito cardiaco. Fisicità, luce, razionalità, trasparenza, natura e artificio.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 29 febbraio 2012
Vittorio Corsini – La costola delle cose
GIACOMO GUIDI ARTE CONTEMPORANEA
Vicolo Sant’Onofrio 22/23
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393 8059116
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