Tangentopoli, l’arresto della crescita economica, gli omicidi di Falcone e Borsellino, gli effetti collaterali di Canale 5, l’ascesa di Cattelan. Nell’era del trionfo mediale e tecnologico dell’immagine non è facile fare pittura; ciò nonostante si sviluppa negli Anni Novanta una tendenza che accomuna l’utilizzo del mezzo pittorico e la ricerca di un ritorno al reale, dalle tinte fosche. Ci troviamo di fronte a una disarticolazione della realtà descrittiva e narrativa, a una pittura ipertestuale che si nutre del repertorio iconografico di internet, delle immagini fotografiche e cinematografiche. L’in e out of focus di Daniele Galliano crea una distanza critica tra soggetto e immagine; Federico Pietrella dipinge con il timbro della data e del giorno in cui lavora, contro l’implacabile scorrere del tempo… Neoiconici o aniconici? Non c’è contraddizione, la pittura ha la capacità di sondare il visibile come l’invisibile, esprimendo con lucida intenzione il proprio tempo.
Deianira Amico
Milano // fino al 28 febbraio 2012
Anni ’90
STUDIO D’ARTE CANNAVIELLO
Via Stoppani 15
02 87213215
[email protected]
www.cannaviello.net
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