Il riferimento a Primo Levi è inevitabile, nella visita alla retrospettiva di Anton Zoran Music (Bukovica da Bilje, 1909 – Venezia, 2005). La mostra è strutturata in sette sezioni: il fulcro è costituito dalle opere del ciclo Nous ne sommes pas les derniers, frutto di una meditazione di 25 anni, dopo l’esperienza nel campo di Dachau, dove il disegno aveva rappresentato una possibilità di salvezza. Disegnare per testimoniare, per ricordare, per salvarsi. I paesaggi di corpi di Music – ché anche quando dipinge Venezia o le rocce carsiche sempre di Dachau parla – sempre i sommersi ricorda, con le orbite sottolineate, quasi calcate con i pastelli, con le bocche spalancate levate al cielo, con le mani rattrappite, hanno tonalità terrose e ampie porzioni di tela ruvida a vista, come se anche di esse fosse rimasta solo l’essenza. Più che una mostra, un monito.
Marta Cereda
Legnano // fino al 19 febbraio 2012
Zoran Music – Se questo è un uomo
a cura di Flavio Arensi
SALE – PALAZZO LEONE DA PEREGO
Via Gilardelli 10
0331 471335
[email protected]
www.spaziartelegnano.com
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