Rispetto al mare dell’arte contemporanea, spesso superficialmente agitato, la grafica incisa rappresenta un porto quieto dalle acque fonde (nonché forti e tinte, va da sé), dove un artista di solito lavora al riparo dall’ansia di mostrarsi. Quando, poi, una mostra avviene, si verifica quasi sempre l’ostensione di un’opera seria, matura. A Roma, in una stamperia che sta diventando un importante punto di riferimento per artisti e appassionati, l’ampia retrospettiva di Elisabetta Diamanti è la piena conferma di quanto appena considerato.
Ultima vincitrice del Premio Acqui per l’Incisione, l’artista romana presenta oltre quindici anni di ricerche incentrate sulla combinazione virtuosistica di tecniche assai diverse – dal bulino all’acquaforte – con una felice ricorrenza della vernice molle per trattenere la memoria visiva di minuti elementi naturali. Una memoria associata a un segno inciso che è esuberante nello svolgimento quanto devoto al nero, ma capace pure di accordarsi a sorprendenti stratificazioni cromatiche, delineando nel complesso composizioni di autorevole compiutezza.
Luca Arnaudo
Roma // fino al 29 marzo 2012
Elisabetta Diamanti – Recondita rerum planities
STAMPERIA DEL TEVERE
Via San Francesco a Ripa 69
328 6245676
www.stamperiadeltevere.it
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