Gli ultimi tre anni di produzione di Paolo Cotani (Roma, 1940 – 2011) convogliano nel tentativo di rendere essenziale e puro il concetto di tensione e segno. Non più stratificazione compositiva, come nelle opere precedenti, dove la ricerca si orientava verso la sovrapposizione di linee-bende su strutture d’acciaio. Un percorso ininterrotto che è giunto all’apice della sua concretezza formale e teorica. Sculture in acciaio e cinghie. Gesti semplici, elementari, quanto esasperati. Espressioni che segnalano l’assenza di uno spazio pittorico, traiettorie che demarcano un senso. Un linguaggio inedito, il suo, declinato in una dimensione quasi scultorea. Ai limiti della contaminazione pura. Azzeramento linguistico, riflessioni personali, autenticità: tutto nell’opera di Cotani dimostra come il fare e la ragion d’essere non possano mai prescindere dall’opera d’arte concreta.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 15 marzo 2012
Paolo Cotani – La tensione del segno
DELLORO ARTE CONTEMPORANEA
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