E adesso, fuori dagli studi!
Fino all’11 marzo, la sede di piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia ospita i “suoi” artisti. Edizione 2011 della rassegna che mette in mostra i magnifici dodici che hanno usufruito della residenza lagunare. Quest’anno sotto il cappello del “Lunar Park”.
Da un lato c’è la fedeltà alla tradizione. Quelle volontà incise dalla nobile e lungimirante Felicita nel suo lascito testamentario sono ancora oggi rispettate nella programmazione della Fondazione Bevilacqua La Masa per il sostegno ai giovani artisti e per la promozione del loro lavoro attraverso l’offerta di un alloggio che per dodici mesi deve essere fucina creativa, luogo di fermento, centro dinamico di esperienze e incontri. Una tradizione che si protrae senza sosta da oltre un secolo e che ha visto in quelle stanze di Palazzo Carminati e dei Santi Cosma e Damiano ora, come di Ca’ Pesaro all’epoca di Arturo Martini, una vitale cellula artistica che nel tempo si è fregiata di nomi divenuti celebri anche oltre oceano.
Dall’altro lato c’è un occhio puntato al futuro, ai cambiamenti, alle sfide e alle scommesse che chi si occupa di giovani artisti non può non avere. La BLM ha, da moltissimo tempo, lasciato ad altre realtà la valorizzazione economica delle opere d’arte che ha incubato e si è dedicata esclusivamente a quell’aspetto culturale e sociale che solo una fondazione pubblica può permettersi: garantire l’accesso a dodici artisti ogni anno, permettere loro di esibire l’esito delle loro ricerche in una collettiva finale, inserirli nelle pubblicazioni e coinvolgerli nelle attività del fitto programma di studio visit è certamente prerogativa rara, anzi, unica in Italia.
Per questa edizione di Opera – l’esposizione di fine residenza, appunto, che prende il nome dall’originaria volontà della fondatrice – le sale della Galleria di Piazza San Marco hanno accolto il lavori degli artisti degli studi sotto il titolo Lunar Park (titolo di un potente romanzo di Bret Easton Ellis). Concessa ai massimi livelli durante il periodo di permanenza nello studio, la libertà creativa dei singoli artisti si manifesta con linguaggi, forme e concetti estremamente variegati in cui pare pressoché impossibile trovare un trait d’union che non sia il luogo di creazione o di esposizione. Un po’ come un parco giochi particolarmente straniante, dove si radunano tutti, dove al posto delle giostre su cui salire si trovano oggetti su cui riflettere, dove vige l’esperienza estetica più che quella fisica.
A scandire la visita ci sono le opere generate negli atelier di Nico Angiuli, Lia Cecchin, Nebojsa Despotovic, Nina Fiocco e Nicola Turrini, Martino Genchi, Giovanni Giaretta, Alessandra Messali, Andrea Napolitano, Luca Pucci, Chiara Trivelli, Aleksander Veliscek e Serena Vetrucci. Tele, video, installazioni, suoni, documenti, stampe, libri e composizioni invitano ad arrestare il passo, a mettere a fuoco lo sguardo, a cercare un attimo di silenzio necessario all’ascolto, a leggere con attenzione i dettagli di un lavoro. Comme il faut.
Chiara Casarin
Venezia // fino all’11 marzo 2012
Opera 2011 – Lunar Park
Catalogo Moleskine
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA
Piazza San Marco 71c
041 5237819
[email protected]
www.bevilacqualamasa.it
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