Le gallerie Niccoli di Parma e Il Ponte di Firenze propongono una retrospettiva sugli “anni del cemento” (1968-82) di Mauro Staccioli. Cruda e aspra come il cuore di quell’epoca, la doppia mostra è visitabile fino al 13 e 21 aprile.
“Ho scelto il cemento, sempre pesante, faticoso e concreto, perché l’ho appreso in casa, da mio padre carpentiere”. Ma per Mauro Staccioli (Volterra, 1937) il cemento diviene espressione di una condizione esistenziale: quella sperimentata negli “anni di piombo”, quando l’impegno dell’artista si concretizza nello spazio sociale e civile. La doppia retrospettiva di Parma e Firenze tenta di riprodurre i connotati di quell’impegno, emulando gli allestimenti realizzati da Staccioli per le mostre di quegli anni. I naturali istinti di difesa si attivano nell’attraversare questi spazi assediati da spuntoni di ferro e blocchi di freddo cemento. Una “condizione barriera” che è la stessa sperimentata dalle figure umane che compaiono nei bozzetti – o anche dagli alberi rinsecchiti, che si contraggono nel confronto con i moduli inabitabili di un’architettura empatica.
Simone Rebora
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Firenze // fino al 13 aprile 2012 Mauro Staccioli – Gli anni del cemento 1968-1982 GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo 42b 055 240617 [email protected] www.galleriailponte.com Parma // fino al 19 maggio 2012 Mauro Staccioli – Gli anni del cemento 1968-1982 GALLERIA D’ARTE NICCOLI Borgo Bruno Longhi 6 0521 282669 [email protected] www.niccoliarte.com
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Simone Rebora
Laureatosi in Ingegneria Elettronica dopo una gioventù di stenti, Simone capisce che non è questa la sua strada: lascia Torino e si dedica con passione allo studio della letteratura. Novello bohémien, s’iscrive così alla Facoltà di Lettere a Firenze, si…