Correva l’anno 1992 e Lorenzo Ronchini prendeva il testimone dal padre Adriano, acuto gallerista e collezionista di gran razza, scomparso nel 2009. Fondava così la Galleria Ronchini Contemporary Art a Terni. Ora il grande passo, insieme a soci e sostenitori come Fabio Sbianchi e Andrea Floccuzio: l’apertura di uno spazio a Londra, nella zona iper-chic di Mayfair, proprio accanto a Blain Southern e a due passi, giusto per citare qualche nome, dalla megasede di Hauser & Wirth di Savile Row, da quel Regent’s Park dove si tiene la Frieze Art Fair e dalla Royal Academy of Arts.
Una zona dove gli italiani certo non mancano, e non ci riferiamo soltanto ai marchi della moda: in Heddon Street c’è ad esempio la Carlson Gallery di Massimo De Carlo (che, fino al 30 marzo, ha in mostra i lavori di Hanna Liden e Nate Lowman) e la galleria di Niccolò Sprovieri (fino al 31 marzo alle pareti ci sono i Triptychs di Boris Mikhailov), mentre la Brancolini Grimaldi (con un solo show di Lise Sarfati fino al 17 marzo) sta in Albemarle Street.
Lorenzo Ronchini ha scelto di inaugurare il proprio spazio con una forte dichiarazione d’intenti: identitaria ed estetica. Questi due fattori sono racchiusi nel titolo della mostra, anzi nei due termini che lo costituiscono, Italian Beauty. Una mostra curata con precisione e senza sbavature da Marco Meneguzzo, che – anche grazie alla collaborazione con lo Studio La Città di Verona – ha orchestrato poche ma notevoli opere di Giulio Paolini, Domenico Bianchi e Giò Ponti.
Il concept della mostra si focalizza dunque sul “tipico interesse per la forma, per la compiutezza, per l’unità che ha caratterizzato l’arte italiana anche nei secoli passati”; insomma, una esaltazione di quella autonomia dell’arte che la rende, in alcune sue espressioni, svincolata da tutto fuorché da se stessa.
La programmazione dei prossimi mesi prevede una personale di Sergio Fermariello (20 aprile – 2 giugno) e – con la rinnovata collaborazione della galleria veronese – una di Jacob Hashimoto (29 giugno – 1° settembre). E anche questo aspetto collaborativo è un segno evidente della politica che intende perseguire Ronchini: quello della sinergia, che significa mantenere la propria autonomia, senza però ragionare in termini di bottega e orticello. Un atteggiamento che, soprattutto in tempi grami come questi, è il più avveduto e maturo che si possa immaginare.
Marco Enrico Giacomelli
Londra // fino al 5 aprile 2012
Italian Beauty
a cura di Marco Meneguzzo
RONCHINI GALLERY
22 Dering Street
+44 (0) 20 76299188
[email protected]
www.ronchinigallery.com
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