Ce l’hai un cuore?
Come sondare il pathos che ancora c’è (c’è?) nei nostri cuori. Una ricerca dalla matrice demo-etno-antropologica, che giustappone le realtà empatiche di due città lontane: Napoli e Berlino. Succede proprio nel capoluogo campano, alla Primopiano HomePhotoGallery, fino al 27 aprile.
Sculture di cuori palpitanti inserite negli angoli di due città giustapposte in modo diacritico: Napoli e Berlino. In luoghi della quotidianità come sagrati di chiese, fermate della metro o centri commerciali, gli innesti d’arte di Antonella Raio (Napoli, 1975) misurano il clamore o l’indifferenza dell’uomo d’oggi, alla ricerca di un modo di fare arte che valichi gli stereotipati sistemi di fruizione dell’opera. Fotografie e installazioni a supportare in modo eclettico il bisogno atavico di verità: fin dove può arrivare il nostro cuore? E dalle opere un dettaglio emerge forte: a Napoli la gente si ferma davanti alle sculture, le accarezza, tutti tranne un pazzo, che le ignora; a Berlino i cuori sono trascurati da tutti tranne che da un pazzo. Napoli e Berlino, città molto diverse, anche nella follia.
Luigi Rondinella
Napoli // fino al 27 aprile 2012
Antonella Raio – Innesti
a cura di Antonio Maiorino
PRIMOPIANO HOMEPHOTOGALLERY
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