Marina Abramović alla galleria Lia Rumma di Milano mostra, in un percorso congruente con “The Abramović Method” in corso al PAC, come la potenza della sua arte risieda nella volontà di trasmettere concentrazione e consapevolezza. Imperdibile. Fino al 5 maggio.
Marina Abramović (Belgrado, 1946; vive a New York) è dappertutto. Ci sovrasta, immobile, in un video in cui sul suo volto la foglia d’oro è mossa dal vento, mentre una decina di sculture di cera bianche e nere modellate sulla sua testa sono trafitte da minerali, di dimensioni e colori diversi. L’apparente violenza del gesto è contraddetta dall’espressione contemplativa: il contatto con le pietre consente l’assorbimento e la trasmissione di energia, non implica dolore.
La scalata ai tre piani della galleria è un’elevazione sia fisica che mentale, scandita dalle fotografie in cui protagonisti sono il viso e le mani dell’artista: ci si può quasi specchiare in esse, come se si fosse di fronte a lei. Una prosecuzione del percorso che ha avuto come tappa fondamentale l’incrocio di sguardi sconosciuti al MoMA e che ha condotto alla consapevolezza che in se stessi è possibile trovare la felicità.
Marta Cereda
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Milano // fino al 5 maggio 2012 Marina Abramović – With Eyes Closed I See Happiness LIA RUMMA Via Stilicone 19 02 29000101 [email protected] www.liarumma.it
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Marta Cereda
Marta Cereda (Busto Arsizio, 1986) è critica d’arte e curatrice. Dopo aver approfondito la gestione reticolare internazionale di musei regionali tra Stati Uniti e Francia, ha collaborato con musei, case d’asta e associazioni culturali milanesi. Dal 2011 scrive per Artribune.