Un ambiente d’ampio respiro, su due piani, una candida raffinatezza in qualche modo affine alle opere esposte, uno spazio a sé stante rispetto al quartiere multicolore di volti e negozi, un disordine di vita multietnico. È invece nel silenzio candido, un bel respiro di distanza tra le opere, che si possono incontrare i lavori di François Morellet (Cholet, 1926), un’astrazione limpida, rigorosa, che si diverte a creare scarti alla regolarità, con linee aperte a zig zag. Un gioco ritmico che si ripete anche nei materiali, come per Clonerie, il ciclo in acrilico e ruggine su lamiera, o per i neon bianchi su superfici candide che, per frammenti, evidenziano la circonferenza e il quadrato o che paiono slittare per naturale autonomia oltre il formato della tela, oppure ancora, in un’altra serie, che diventano diagonali mosse, come fulmini su sfondo nero.
Valeria Ottolenghi
Milano // fino al 3 maggio 2012
François Morellet
A ARTE STUDIO INVERNIZZI
Via Scarlatti 12
02 29402855
[email protected]
www.aarteinvernizzi.it
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