“What happens when we cross Y-axis?”. Tra fili, calzini sospesi, bucce d’arancia, brandelli di oggetti e cassetti divelti, il pubblico presente all’evento performativo della sorprendente artista giapponese Aki Sasamoto (Yokohama, 1980) è indotto costantemente a muoversi, divenendo terza dimensione attiva del live show Secret of my mother’s child, adattamento dell’opera presentata nel 2009 al centro The Kitchen di New York. L’artista giapponese interroga le “cose”, esplora le incognite “x e y” muovendosi e plasmando lo spazio circostante tra gesti e parole, disegnando vignette (Drawers Eats Memory) e alla fine quasi tracciando una linea netta tra visibile e intangibile. In questo divenire fluttuante, gli “utensili” non hanno più una funzione ma evocano mondi e Sasamoto tesse con essi relazioni ineffabili. L’invisibile prende forma come una danza mitologica ove chiare sono le tracce decontestualizzate della millenaria cultura nipponica (“mono”) per cui le cose “hanno sentimenti” e sono simulacri della caducità dell’esistenza.
Caterina Misuraca
Milano // fino al 12 maggio 2012
Aki Sasamoto – Secret of my mother’s child
JEROME ZODO GALLERY
Via Lambro 7
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www.jerome-zodo.com
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