“Così affamate da essere feroci”. Gary Baseman (Los Angeles, 1960) descrive così le creature appena sfornate per Vicious, fantasmagorico percorso composto da opere storicizzate e alcuni lavori inediti. Famelici di vizi e custodi di perversioni insaziabili, i suoi personaggi sono collocati su molteplici supporti: tavole, vecchi libri, pagine di testi di medicina. Una cosmogonia spietata dalle corde noir, in cui “bene” e “male” non cessano di ostacolarsi.
Non meno impressionanti le avventure degli umanoidi raccontate da Ryan Heshka (Manitoba, 1970). È di scena Ours, viaggio a episodi – tra collage di figurine, vignette, giocattoli – volto a scavare una fase dell’esistenza, l’infanzia, assunta come punto di vista emblematico della memoria collettiva. Mostruoso e meraviglioso si compenetrano, aprendo sipari truci senza vie di riscatto. C’è solo un sogno possibile, e si chiama incubo.
Caterina Misuraca
Milano // fino al 28 maggio 2012
Gary Baseman – Vicious
a cura di Ivan Quaroni
Milano // fino al 12 maggio 2012
Ryan Heshka – Ours
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
via Solferino 44
02 29060171
[email protected]
www.colomboarte.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati