Memorie dagli esiliati della società
Una serie fotografica, una documentazione senza scampo di anni d’orrore. Elisabeth Hölzl torna al manicomio di Napoli per strappare dall’oblio storie graffite e sale ove si esercitava il potere “scientifico”. Il risultato è in mostra da Antonella Cattani, fino al 28 maggio.
Fino al 1983, l’Istituto Leonardo Bianchi è stato un manicomio; in seguito, grazie alla Legge Basaglia, cominciò la dismissione, fino alla chiusura definitiva della struttura avvenuta nel 2002. Un anno dopo la soppressione dell’ospedale psichiatrico moriva Michel Foucault, il critico più feroce dell’istituzione manicomiale, dove il potere medico-scientifico era visto, attraverso il rapporto con il paziente, solo come autoaffermarzione.
Lo straordinario lavoro fotografico di Elisabeth Hölzl (Merano, 1962) riporta alla luce i frammenti di quelle esistenze esiliate dalla società. Ora questo luogo, pur essendo quasi conquistato dalla natura, mantiene ancora, come in uno scrigno, tutto l’orrore che la vita ha dovuto subire. È una sorta di fotografia documentaria che ha registrato la pelle degli edifici – erano 54, dislocati su una superficie di 9 ettari – così com’è pervenuta dal passato. La serie è un viaggio nella follia che ha trasmesso dalle varie sezioni, maschili e femminili, i graffiti dei ricoverati, i bagni, i dormitori, le sale da pranzo, gli uffici. Ora è tutto spettrale, desolante, nonostante le carezze della natura. Ma s’intuisce la perfetta organizzazione della follia.
Claudio Cucco
Bolzano // fino al 28 maggio 2012
Elisabeth Hölzl – Libera Viva
Catalogo Verlag für Moderne Kunst
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORANY ART
Via Rosengarten 1o
0471 981884
[email protected]
www.accart.it
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