Quando la città non sale

Milano per Lucio Dalla era “come un uccello, gli sparano ma anche riprende il volo”. A vedere le fotografie della città negli ultimi quarant’anni viene però qualche dubbio riguardo a queste possibili resurrezioni. Allo Spazio Oberdan, fino al 10 giugno.

Bisogna armarsi di fazzolettini bianchi prima di entrare nelle stanze dello Spazio Oberdan per poter resistere alla commozione – se siamo dei sentimentali – o al raffreddore – se siamo sensibili all’aria condizionata: in ogni caso passare in rassegna le quasi duecento fotografie prestate a Milano dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (firmate da nomi importanti, quali fra gli altri Gabriele Basilico, Paola di Bello e Mimmo Jodice) provoca comunque un turbamento. Per i milanesi specialmente, che sono anni che guardano questa metropoli salire – e non alla maniera trionfante e solare di Boccioni – e che, trovandosi davanti le immagini della loro città così com’era quaranta, trenta o vent’anni fa, fatta di strade e quartieri un tempo gioiosi e di angoli e finestre ormai scomparse, vivono con desolazione questo presente fatto di cantieri sempre aperti, di sventramenti urbani, di inchieste per appalti truccati. È una mostra, certo, e per questo la visitiamo incuriositi, ma non sarà di certo l’arte a smuoverci i pensieri. Sarà la nostalgia.

Max Mutarelli

Milano // fino al 10 giugno 2012
Ieri, oggi, Milano
SPAZIO OBERDAN
Viale Vittorio Veneto 2
02 77406302
www.provincia.milano.it/cultura

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Max Mutarelli

Max Mutarelli

Massimiano Mutarelli nasce nella primavera del 1977 a Lambrate, quartiere storico di Milano. A vent’anni, con l’iscrizione all’Accademia di Brera, corona il sogno di poter entrare nel magico mondo dell’Arte. In realtà è un periodo turbolento, sospeso fra gli esami…

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