“Come se prima fossi stato daltonico e all’improvviso mi ritrovassi in un mondo pieno di colore”, narra un paziente di Oliver Sacks, parlando degli effetti di coca e anfetamine su di sé. Un viaggio altrettanto intenso nel colore e nelle tinte sono i lavori di Sam Francis (San Mateo, 1923-1994), cui la Galleria Agnellini dedica una mostra complessa. L’artista californiano lascia in eredità all’arte colpi di emozione sulle tele, e soprattutto sulla carta, suo supporto prediletto. Pittura che schizza in perfetto equilibrio contro lo sfondo, spesso bianco o color sabbia, a ricordare il deserto che nel ’44 raccolse Francis sotto un incidente aereo. La tela Senza titolo (Edge painting) del 1967 rappresenta forse l’emblema del suo lavoro, che di lì a poco si sarebbe arricchito delle teorie di Jung sull’inconscio.
Lucia Grassiccia
Brescia // fino al 14 luglio 2012
Sam Francis
a cura di Dominique Stella
AGNELLINI ARTE MODERNA
Via Soldini 6a
030 2944181
[email protected]
www.agnelliniartemoderna.it
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