Forbici, colla e versi liberi

Tra libri oggetto, performance e collage, una mostra inserita nel programma del Festival della Poesia di Parma traccia il lungo percorso di uno dei padri della poesia visiva. Parliamo di Lamberto Pignotti, in mostra alle Scuderie in Pilotta fino al 20 luglio.

Hanno tutto il sapore del vintage, delle riviste patinate degli Anni Settanta e Ottanta, le opere di Lamberto Pignotti (Firenze, 1926). Perché, anche se la sua ricerca inizia alcuni decenni prima e prosegue ancora oggi, è proprio nei collage degli anni centrali del suo lavoro che l’artista riesce a esprimere l’aspetto sperimentale della poesia visiva, i legami con le teorie della comunicazione e il rapporto tra parola e immagine. Tra le serie più interessanti e suggestive c’è Visibile invisibile, costituita da “palinsesti” di cancellature e riscritture basati sulle pagine di moda femminile. Ma non mancano omaggi alla lirica di Montale, riferimenti all’attualità e prese di posizione politico-sociali, che le duecento opere esposte – e donate alle collezioni del CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma – documentano con esaustività.

Marta Santacatterina

Parma // fino al 20 luglio 2012
Lamberto Pignotti – Poesia visiva. Fra figura e scrittura
SALONE DELLE SCUDERIE IN PILOTTA
Piazzale Bodoni 1
0521 033652
[email protected]

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Marta Santacatterina

Marta Santacatterina

Giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell'arte, collabora con varie testate dei settori arte e food, ricoprendo anche mansioni di caporedattrice. Scrive per “Artribune” fin dalla prima uscita della rivista, nel 2011. Lavora tanto, troppo, eppure trova sempre…

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