I misteri del suono
La presenza viva è già là, con i suoi dispositivi per la riproduzione acustica. La presenza sonora invece “arriva” e si propaga nello spazio, come un rumore di fondo. Quali i segreti rapporti? Ce li indicano le installazioni di Roberto Pugliese, allo Studio La Città di Verona, fino all'11 agosto.
L’operazione che mette in atto Roberto Pugliese (Napoli, 1982) è l’interconnesione tra una dimensione visiva e una acustica: la prima immediatamente afferrabile dallo sguardo (attraverso una forma fatta di cavi e di speaker); la seconda, dove invece il sonoro “trascina via la forma”, evocando una visione mobile, non ferma (“in-ferma”, per dirla con Platone), una transitività che determina lo svanire del concreto delle cose, della perentorietà degli spazi.
Il progetto elaborato per Studio La Città (Aritmetiche Architetture Sonore) si basa sull’inserimento in un software di dati ambientali, che vengono così trasformati in lughezze d’onda, in frequenze audio.
Il suono che ne esce esonera dalla necessità di toccare o misurare il luogo, perchè esso diventa “segno” del luogo stesso. Pugliese ci porta a fare un’esperienza che va al di là del puro ascolto, per introdurci a quel dire “che le parole non riescono a dire” (Nancy): essa ci fa sentire, ma anche sentir-ci, si espande nello spazio, ma apre anche a uno spazio proprio. È comunicazione del dentro e del fuori, divisione e partecipazione, distacco e contagio.
Luigi Meneghelli
Verona // fino all’11 agosto 2012
Roberto Pugliese – Aritmetiche Architetture Sonore
STUDIO LA CITTA’
Lungadige Galtarossa, 21
045 597549
www.studiolacitta.it
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