La Permanente di Milano prosegue il tentativo di rinascita. Alle mostre di qualità che hanno contraddistinto la sua attività recente si aggiunge ora l’ottima retrospettiva di Grazia Varisco (Milano, 1937), first lady dell’Arte Cinetica e Programmata italiana. Sono esposte cinquanta opere, dagli esordi a oggi. Proprio le opere più datate, le tecniche miste materiche degli Anni Cinquanta, sono una piacevole scoperta o riscoperta. Diverse dalla sua poetica successiva, mostrano comunque un’inventiva davvero notevole, tesa a rivitalizzare e superare l’Informale allora imperante.
Ma non mancano le opere che hanno reso celebre la Varisco, come gli Schemi luminosi variabili e i Reticoli frangibili, classici dell’arte cinetica e optical italiana, e le Tavole magnetiche, i cui componenti possono essere spostati per modificare a piacimento l’opera. E convincono ampiamente anche le opere degli ultimi anni, come i Quadri comunicanti e le Risonanze al tocco. Complice l’allestimento ideato in collaborazione con l’artista, la mostra permette una rilettura d’insieme della poetica rigorosa e ludica della Varisco, artista che “favorisce l’anomalia rispetto al sistema“, nella definizione del curatore della mostra Giorgio Verzotti.
Stefano Castelli
Milano // fino al 14 ottobre 2012
Grazia Varisco – Se…
a cura di Giorgio Verzotti
Catalogo Mazzotta
PALAZZO DELLA PERMANENTE
Via Turati 34
[email protected]
www.lapermanente.it
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