Il fotogiornalismo in sala. Mario Dondero alla Cineteca di Bologna
Imperdibile mostra bolognese, non una costola del grande omaggio genovese, da poco concluso, a Mario Dondero. Fino al 31 ottobre, la selezione di scatti esposta presso la Cineteca di Bologna è solo un anticipo del più vasto programma di acquisizione dell’archivio del fotografo.
Mario Dondero (Milano, 1928) nelle “comunità provvisorie” del cinema; non per lavoro, ma per curiosità intellettuale. In questa mostra bolognese, la fotografia di scena cede al reportage di una comunità gitana ed estemporanea, i cui cocci si raccolgono al tavolo di un’osteria romana. Moravia, teso verso Laura Betti, parla stringendo il tovagliolo; abbiamo il privilegio di poterci credere, per un inganno della prospettiva, partecipi del convivio. Immagini spesso leggermente sfocate, tecnicamente imperfette, perché – come ricordano i curatori – non ha nessuna importanza “l’immagine giusta, ma giusto l’immagine” (Godard).
Una mostra di dissonanti armonie, tra l’elettrica adolescenza di Jean Seberg e il magnetico profilo rapace di Beckett, da osservare nascosti alle spalle di un golem d’ombra. Ottima l’audioguida: Dondero, paziente, condivide lo sterminato archivio di ricordi e aneddoti rimasti al di fuori dell’inquadratura.
Saverio Cantoni
Bologna // fino al 31 ottobre 2012
Mario Dondero e la comunità del cinema
a cura di Anna Fiaccarini e Rosaria Gioia
CINETECA
Via Riva di Reno 72
051 2194820
www.cinetecadibologna.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati