Satira ad arte: quando Mourinho batte Obama. Dan Perjovschi a Milano

Dopo l’effimero site specific al Macro, Dan Perjovschi concede il bis: questa volta in galleria, fino al 10 novembre. Intervento monumentale alla Kaufmann Repetto, con ironie crude e taglienti su bersagli ben precisi. E più che la politica poté il pallone…

Angela Merkel? Barack Obama? O un immarcescibile Berlusconi? Macché! Anche in arte, politica ed economia finiscono per cedere il passo all’oppio dei popoli: quel Dio Pallone, che per appassionati e detrattori si consustanzia nel volto di José Mourinho. I pennarelli neri di Dan Perjovschi (Sibiu, 1961; vive a Bucarest), dopo il site specific al Macro, tornano a ironizzare in Italia: questa volta la tela prescelta non è intonaco bianco, ma uno stuolo di pagine di giornale, inedita carta da parati per la galleria Kaufmann Repetto. Figure appena abbozzate, tratti anche incerti: la forma di comunicazione più ficcante resta, per Perjovschi, la parola nuda e cruda; il calembour linguistico, il motto geniale. E fra un attonito Matteo Renzi e un ceruleo Mitt Romney, la ribalta torna spesso, ossessiva, sullo Special One. Mentre nella project room affidata a Fausto Falchi (Pomigliano d’Arco, 1982; vive a Venezia) la bandiera dell’Europa brucia al ritmo dell’Inno alla Gioia.

Francesco Sala

Milano || fino al 10 novembre 2012
Dan Perjovschi – Good news, bad news, no news
Project Room – Fausto Falchi
KAUFMANN REPETTO
Via di Porta Tenaglia 7
02 72094331
[email protected]
www.kaufmannrepetto.com

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