L’una abita in una casetta ai margini della foresta nelle montagne intorno a Seul, in completa solitudine, e cuoce in un forno panciute figure in ceramica, con una fascia che ne maschera gli occhi, come se volesse nascondere anche loro, oltre che se stessa. L’altra si è trasferita a Seattle con la famiglia in fuga dal Vietnam nel 1986 e ha cominciato a scolpire – mestiere da uomini! – minuscoli esserini su punte di matita e di pastelli a cera e a vestire d’organza servizi da tè, dove ricama volti e sagome, che talvolta si sfilacciano. Sono Kappao (Jeju, 1977) e Diem Chau (Saigon, 1979), che ripropongono la propria tradizione culturale unendola alle tracce del vissuto personale. Con pazienza, le sapienti mani delle due artiste scolpiscono, ricamano e modellano opere fatte di gesso e solitudine, di legno e fragilità.
Marta Cereda
Milano // fino al 30 novembre 2012
Diem Chau & Kappao – The delicacy of tiny things
PATRICIA ARMOCIDA
Via Lattanzio 77
02 36519304 / 339 7291034
[email protected]
www.patriciaarmocida.com
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