Memorie abrase per novelli Dorian Gray

Ricerca d’archivio e manipolazione analogica di foto d’epoca: l’arte spoglia la memoria del proprio significato, sacrificandolo all’estetica. Così Patrizia Emma Scialpi apre l’autunno di Circoloquadro, con una mostra che chiude il 7 dicembre.

Molti, quasi tutti, sono esemplari Signor Nessuno; alcuni sono avi e antenati di Patrizia Emma Scialpi (Taranto, 1984), che strappa immagini dimenticate nella voragine del tempo passato e le getta in un’altra anfora obnubilante. Quella di un’arte impassibile, che nel tentativo di trasformare il soggetto in oggetto lo divora, lo scarnifica, lo spolpa della propria identità.
Non è certo la prima volta che qualcuno si cimenta con la rielaborazione di vecchi foto-ritratti, suggestionato dalla comprensibile fascinazione del color seppia; in questo caso l’azione perde per strada ogni possibile e stucchevole intento archivistico, qualsiasi pretesa lettura filosofica. È l’estetica a dominare la scelta delle immagini di partenza ed è l’estetica a deviarne il destino verso l’uno o l’altro risultato: giudice unico è l’artista, latrice di un giudizio universale inappellabile e terribile. Chi piacerà vivrà. In eterno. Si realizza il sogno di Dorian Gray?

Francesco Sala

Milano // fino al 7 dicembre 2012
Patrizia Emma Scialpi – Erdenrest
a cura di Alessandro Trabucco
CIRCOLOQUADRO
Via Thaon di Revel 21
02 6884442
[email protected]
www.circoloquadro.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Francesco Sala

Francesco Sala

Francesco Sala è nato un mesetto dopo la vittoria dei mondiali. Quelli fichi contro la Germania: non quelli ai rigori contro la Francia. Lo ha fatto (nascere) a Voghera, il che lo rende compaesano di Alberto Arbasino, del papà di…

Scopri di più