Un Lego vi deconfezionerà?

Pur non privo di qualche ambiguità tipicamente pop, il meccanismo è semplice e collaudato: rappresentare la confezione per deconfezionare il nostro sguardo. Stefano Bolcato è in mostra fino al 26 gennaio al GiaMaArt Studio di Vitulano.

Stefano Bolcato (Roma, 1967) raccoglie i pezzi Lego dalla cantina, costruisce la sua opera, fotografa e riproduce olio su tela con una tecnica precisissima (anche il mondo dei Lego conosce l’iperrealismo). “Mai riprodurre l’immagine della scatola!”, suggerisce Bolcato all’umanità bambina. I pezzi Lego sono piegati dall’artista a ri-presentare una costruzione ben diversa da quella che ha dato loro i natali: scene di storia piccola e grande, temi d’attualità sociale e politica generalmente rinchiusi nel preconfezionamento emotivo della scatola televisiva.

Confezionato e condizionato, l’uomo è più “giocato” o più giocatore? Nel “cosificare” le vicende umane, Bolcato smonta la retorica liberticida di un’esistenza affrancata per statuto: “l’autocomprensione del proprio essere e della propria libertà” passa per il riconoscimento del gioco.

Alessandro Paolo Lombardo

Vitulano // fino al 26 gennaio 2013
Stefano Bolcato – The party is over
a cura di Carolina Lio
GIAMAART STUDIO
Via Iadonisi 32
0824 878665 / 338 9565828
[email protected]
www.giamaartstudio

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Alessandro Paolo Lombardo

Alessandro Paolo Lombardo

Docente di Lettere e giornalista, scrive per testate locali e nazionali, tra cui Il Mattino, Il Fatto Quotidiano, Artribune e bMagazine. Laureato in Storia e Critica d'Arte, ha collaborato con la cattedra di Storia della Fotografia dell'Università di Salerno, concentrandosi…

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