Il glocal che ci piace. Gabriela Oberkofler al Museion
Lo scambio internazionale (la mostra con la collezione del Migros Museum), i temi attuali (il “new public”), le grandi monografiche (la Trockel nei prossimi mesi). E uno sguardo profondo e attento alla realtà territorialmente più vicina e da valorizzare. La formula del museo perfetto è quella del Museion di Letizia Ragaglia. E in project room, fino al 7 gennaio, Bolzano ospita la sua Gabriela Oberkofler.
Gabriela Oberkofler (San Genesio, 1975; vive a Stoccarda) è originaria di una piccola località nel bolzanino. La sua storia espositiva in Italia è breve e nel frattempo lei si è trasferita in Germania. Ma quel che produce merita attenzione, in particolare il suo segno apparentemente convulso e in realtà calibratissimo e certosino. I disegni, in specie quelli più piccoli e che vanno a costituire installazioni dal carattere e dal soggetto “esplosivamente” entomologico, sono di livello altissimo. Ma meritano considerazione anche la scultura disorientante del campanile di San Genesio (in bilico, accessoriata da piccoli oggetti che contribuiscono alla vertigine), i mobiletti contenenti spoglie d’insetti e certi piccoli interventi su dettagli architettonici del museo stesso. Plauso anche per la curatela di Frida Carazzato: risorsa interna, valorizzata comme il faut. Una mostra che dimostra come si lavora sul e con il territorio: non pagando un tributo a denti stretti, ma restando museo e centro propulsore di cultura.
Marco Enrico Giacomelli
Bolzano // fino al 7 gennaio 2013
Gabriela Oberkofler
a cura di Frida Carazzato
MUSEION
Via Dante 6
0471 223413
[email protected]
www.museion.it
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