Tomás Saraceno e la relatività di Einstein
Nel Cubo dell’Hangar Bicocca, tre membrane plastiche e trasparenti si gonfiano, sospese a 16 metri d’altezza. Poche persone fluttuano, camminando su una cupola organica di 1.200 mq complessivi. E lo spazio altera ogni rapporto di responsabilità della distanza. A Milano, fino al 3 febbraio.
Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, 1970) è nuovamente protagonista all’Hangar Bicocca di Milano. Parlando di On space time foam rivela: “A mio parere, quello che la gente vivrà, o semplicemente vedrà, quando attraverserà l’installazione nel Cubo, sarà una sorta di Internet fisico, solido. Uno spazio di relazione e interazione all’interno del quale le persone percepiranno fisicamente la responsabilità della loro vicinanza nei confronti di altri e di ciascun movimento che decideranno di compiere”.
Caratteristiche del lavoro? Un gigantesco polmone artificiale, trasparente e multistrato di circa 1.200 mq complessivi che, nel gonfiarsi, restituisce forma a una cupola instabile, posta a 16 metri d’altezza. La struttura è stata progettata dall’artista argentino insieme a un gruppo di ingegneri della Lindsrand Technologies, azienda leader nel settore aerospaziale, e realizzata grazie al supporto della Pirelli, padrona di casa. Le volumetrie dinamiche di On space time foam, infatti, modificano tre resistenti membrane plastiche che, sovrapposte le une alle altre, riuniscono in sé la rappresentazione di stati liquidi, solidi e gassosi della forma. Che, infine, domina gravità e materia.
“Il progetto che abbiamo appena installato”, sottolinea Saraceno, “reagisce esattamente come reagirebbe un software. Un meccanismo che sospende lo spazio e il tempo, per creare reazioni fisiche a priori, respiri e movimenti che hanno un solo presente. La squadra che ha lavorato con me ha composto un medium di dimensioni senza misura, un campo organico utile a porsi in relazione con altri fruitori dell’opera”. Saraceno, recentemente, è stato invitato a collaborare con il CAST-Center for Art, Science & Technology, nuovo programma istituito dal Mit di Boston, e a sperimentare progetti in luoghi quali il tetto del Metropolitan Museum di New York e, nel prossimo futuro, un’isola delle Maldive.
Ma una domanda resta: da quale fenomeno fisico ha tratto ispirazione per On space time foam? “Dalla Relatività Generale di Einstein!”, risponde Saraceno. Legge che descrive l’interazione gravitazionale come effetto di una legge fisica che lega distribuzione e flusso nello spazio-tempo di massa, energia e impulso con la geometria (più specificamente, con la curvatura) dello spazio-tempo medesimo.
Ginevra Bria
Milano // fino al 3 febbraio 2013
Tomás Saraceno – On Space Time Foam
a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni
FONDAZIONE HANGAR BICOCCA
Via Chiese 2
02 66111573
[email protected]
www.hangarbicocca.org
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