Artista visivo, scrittore, articolista engagé, Maxim Kantor (Mosca, 1957) sceglie come argomento privilegiato il rapporto dell’individuo con la storia e la società. La mostra alla Fondazione Stelline si concentra sulla sua attività di incisore e pittore. Il ciclo di 71 litografie Vulcanus (2010) è esposto per intero al piano sotterraneo. In queste opere, la felice inventiva stilistica veicola una satira fulminante (basti citare l’opera intitolata La talpa addomesticata: Hegel, Fukuyama e G. W. Bush sono convinti che la storia sia finita).
Al piano terra sono invece esposti venti oli su tela realizzati tra il 1980 e il 2012. I dipinti sono un esempio oggi rarissimo di come l’espressionismo dovrebbe evitare di perdersi nell’esibizione di potenza, per porsi invece al servizio del contenuto, amplificandolo. Lo stile tendente al naïf riesce a trasmettere con grande efficacia drammi, speranze e soprusi della storia sovietica, post-sovietica e occidentale, senza perdere di vista equilibrio e chiusura formale.
Stefano Castelli
Milano // fino al 6 gennaio 2013
Maxim Kantor – Vulcano
a cura di Alexandr Borovsky e Cristina Barbano
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta 61
02 45462411
www.stelline.it
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