Il realismo magico di Pepperstein e le giornate piovose di Basta
Pavel Pepperstein e Marco Basta: due mostre per due artisti molto diversi, sia per ricerca che per contenuto. Meglio non tentare parallelismi forzati, ma considerare ognuno con le proprie misure. Alla Galleria Monica De Cardenas, a Milano, fino al 16 febbraio.
Chi ha visitato l’utopico Padiglione russo alla Biennale di Venezia del 2009, ricorderà di certo la cifra stilistica di Pavel Pepperstein (Mosca, 1966) che, anche in questa mostra milanese, non smentisce la sua abilità nel destreggiarsi fra tradizione popolare e innovazione futuristica, tono fiabesco e sarcastico, visioni avveniristiche e realtà della Russia post-Urss. Pepperstein espone una serie di acquerelli e lavori su china, in cui elementi geometrici (in primis, l’ossessione per il triangolo giallo) si intersecano con figure umane, animali e curiose divinità. Disegni narrativi su cui corrono pensieri scritti a mano che, come sottotitoli chiarificatori, introducono a una visione analitica dai contorni surreali dell’era post-comunismo.
Da tutt’altro contesto provengono le opere di Marco Basta (Milano, 1985), giovanissimo artista, fresco di partecipazione alla mostra Fuoriclasse alla GAM. I suoi lavori, allestiti nella Project Room, sono accomunati dalla volontà di catturare e trattenere ciò che per natura è inafferrabile (la pioggia) o molto raro (un’ala di ape). Le gocce vengono cristallizzate dallo scanner e stampate, nelle tonalità delle stagioni, su carte diverse: un processo naturale e meccanico che sa di didascalico pur accentuando un risultato piacevole, ma forse ancor troppo accademico.
Serena Vanzaghi
Milano // fino al 16 febbraio 2013
Pavel Peppertsein
Marco Basta – Rainy Days
MONICA DE CARDENAS
Via Francesco Viganò 4
02 29010068
[email protected]
www.monicadecardenas.com
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