Unendo l’immaterialità alla materialità, le opere di Nicola Evangelisti (Bologna, 1972) spingono a riflettere sulla pesante incidenza che l’economia virtuale ha sulla vita reale. È così che nascono le scritte (“spread”, “crisis”…) o i simboli delle valute costituite da bossoli di fucile recuperati dopo il loro abituale uso.
La consolidata fiducia nella percezione sensoriale del reale è minata dall’ologramma di una moneta da 1 euro (Temporary Illusions, 2012): l’immagine proiettata sul muro declina l’Uomo Vitruviano in due versioni, una normale e l’altra “frantumata”. E ancora, l’installazione sonora Coins Evanescence presenta l’immagine della stessa moneta deformata dal suono di un canto tibetano o della campanella che apre le contrattazioni in Borsa.
Elena Tonelli
Bologna // fino al 19 gennaio 2013
Nicola Evangelisti – Temporary Illusions
a cura di Olivia Spatola
GALLERIA OLTREDIMORE
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