Tutto il mondo è favelas. Ma stile archistar
Copia e incolla architettonico quello di Lucie Skřivánková, che frulla paesaggi urbani tra loro mai così distanti. I quartieri più poveri di San Paolo e la riqualificata zona praghese di Holešovice, che ha scordato con l’arte il suo passato industriale. Al Centro Ceco di Milano, fino al 1° febbraio
Stratificazioni urbane, costruite nell’equilibrio di un collage che miscela acquerello, pittura e fotografia. Palinsesti da graffiare, scrostare e rivelare: portando alla luce un’idea glocal di città. Sospesa in un limbo dove il dettaglio calligrafico sfuma in oniriche astrazioni astrali. Lucie Skřivánková (Praga, 1982) avvicina l’estrema e brulicante vitalità della San Paolo più povera alla rinascita del sobborgo di Holešovice, passato dalle affumicate industrie dell’età sovietica al dinamismo di un’area a misura d’artista. Nascono costruzioni (im)possibili, sciolte da ogni vincolo strutturale, assemblate nel mixaggio di ambienti e situazioni che distano migliaia di chilometri l’una dall’altra. Ma che sono specchio di una comune urgenza sociale, volta all’emersione più esplosiva e diretta, anche violenta, della creatività. Bozzetti ideali, usciti dal carnet di un archistar modello Frankenstein: che taglia e cuce brandelli di città, nell’ansia struggente di una nuova realtà.
Francesco Sala
Milano // fino al 1° febbraio 2013
Lucie Skřivánková – São Paulo / Prague
CENTRO DELLA REPUBBLICA CECA
Via G.B. Morgagni 20
02 29411242
[email protected]
milano.czechcentres.cz
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